The Beach – Ricordi dal Sud-Est Asiatico

17 04 2010

Ed eccovi alcune scene tratte dal film “The Beach”, più precisamente il trailer, l’inizio e l’incotro tra Daffy e Richard

Trailer

Scena iniziale

Daffy e Richard si incontrano





The Beach – Il Film

17 04 2010

Anche per la trasposizione cinematografica di questo film tratto da un romanzo del filone Chemical fu scelto Danny Boyle, già superlativo nella regia di Trainspotting. Per rappresentare la spiaggia di Garland fu scelta Phi Phi Le, una piccola isola tailandese a largo di Phuket. La regia del film segue di pari passo le mosse e gli spostamenti del nostro protagonista: dalla caotica confusione di una città tailandese tradotta in movimenti di macchina a seguire da vicino il protagonista all’isolamento più totale e quasi mistico che un qualsiasi essere umano può provare in un’isola del genere, tra panoramiche e riprese aeree. Danny Boyle sceglie di utilizzare metodologie stilistiche differenti, perdendosi volontariamente per strada, portando il film ad uno smarrimento totale, esattamente come accade a Richard, scegliendo addirittura di riprodurre la scena dove il nostro protagonista inizia la sua solitaria avventura sulle colline dell’isola, vivendoci quasi da esiliato dalla spiaggia, come se Richard fosse il protagonista di un videogioco, ispirandosi al videogame del 1998 “Banjo-Kazooie”.





The Beach – Trama

17 04 2010

“Avessi almeno una volta sola attraversato l’oceano, spezzato le catene in cerca di qualcosa di più bello,di qualcosa di più eccitante. E sì lo ammetto, anche di qualcosa di più pericoloso. Perciò dopo 18 ore nel posteriore di un aereo, di 3 film cretini, 2 pasti di plastica, 6 birre senza chiudere occhio finalmente sono atterrato a Bangkok. Ed eccola qui…Bangkok,la città dello spasso…dove dollari e marchi vengono scambiati con orologi falsi e ferite vere,è qui che gli affamati di avventure vengono a sfamarsi. Perciò mai rifiutare un invito…mai scartare a priori quello che non conosci,mai mancare di cortesia…e mai trattenersi più del necessario. Tenete la mente ben aperta,fatevi succhiare dall’esperienza vissuta… e se fa male, ne è valsa comunque la pena.” Richard

The Beach è l primo romanzo di Alex Garland. Pubblicato per la prima volta nel 1996, il romanzo parla di un viaggio, un’avventura, l’avventura di Richard, un viaggiatore backpacker, che logorato dalla monotonia della sua vita, della quale ci viene descritto ben poco, decide di partire per Bangkok, senza un posto preciso dove andare o un itinerario prestabilito da seguire; il suo unico obiettivo è farsi trascinare degli eventi e farsi  “succhiare dall’esperienza vissuta”.
Appena arrivato a Bangkok, Richard riesce a trovare sistemazione in un albergo da quattro soldi dove incontra, oltre ad una coppia di francesi che lo seguiranno nel suo viaggio, quello che in gergo fiabesco potremmo definire un aiutante, Daffy. Daffy inizia a raccontare a Richard di un’isola, un’isola fantastica, senza turisti, un vero e proprio paradiso terrestre e la mattina seguente lascia davanti alla porta di Richard una mappa che spiega come raggiungere l’isola. Ed è da qui che inizia l’avventura del nostro protagonista, tra momenti fantastici di idilliaco e puro eccitamento ad alienazioni impensabili da quello spettacolo naturale che tutte le persone sull’isola ormai chiamano casa. Tra puro divertimento e le più squallide visioni ipocrite, il nostro protagonista inizierà a capire che quella che una volta chiamava isola, ora sta iniziando ad essere molto più simile ad una gabbia, portandolo a pensare ad un impensabile ed insperato piano di fuga.





Alex Garland

17 04 2010

Nato a Londra nel 1970, Alex Garland è figlio del noto cartoonist Nick Garland. Inizia la sua carriera lavorando come disegnatore fumettista subito dopo aver studiato Storia dell’Arte all’Università di Manchester. La sua prima opera, “The Beach”, viene editata per la prima volta nel 1996 e soprattutto grazie alla realizzazione dell’omonimo film diretto da Danny Boyle, già regista in Trainspotting, negli anni successivi il libro vendette milioni di copie in tutto il mondo, diventando un must per tutti i viaggiatori backpacker(viaggiatori zaino in spalla). Nel 1997 esce il suo secondo libro, The Tesseract, ed anche da questa sua seconda opera ne scaturisce un omonimo film.
Durante la realizzazione del film tratto da The Beach, il regista Danny Boyle chiede ad Alex Garland di supervisionare la sceneggiatura, facendo così nascere nello scrittore un’innata passione per la stesura cinematografica che porterà negli anni successivi ad una stretta collaborazione con il regista. Nel 2001 scrive la sceneggiatura dell’Horror “28 giorni dopo” per la regia di Danny Boyle; il film ebbe così tanto successo che quasi costrinse Garland a scriverne il seguito, uscito nel 2007, preceduto dalla sceneggiatura di “Sunshine”(regia sempre di Danny Boyle) e dal suo terzo romanzo, The Coma, uscito nel 2004.
Attualmente sta lavorando sulla la sceneggiatura per il film Halo, tratto dall’omonimo videogioco.





Colla – Personaggi

5 04 2010

Come in Trainspotting, anche la trama di Colla ruota attorno a 4 personaggi, anche loro di Edimburgo, trattandoli però in modo molto meno superficiale, facendo notare oltre ai loro atteggiamenti e le loro scelte, come già Welsh aveva fatto in Trainspotting, anche i motivi, quelle situazioni psicologiche e non che portano l’essere umano dall’essere un adolescente pieno di boria all’essere un uomo, delineando quasi perfettamente il percorso descrittoci
dai protagonisti.

Carl “N-Sign” Ewart

Provenente da una famiglia “normale”, Carl è una persona socievole e tranquilla, a tratti filosofica e di mentalità aperta, anche se qualche volta un po’ egocentrica. Suo padre fin da piccolo gli ha tramandato il suo amore per la musica, che lo porterà a diventare un Dj, Dj N-SIGN.

Terence “Gas” Lawson

Detto Gas Terry, è il più menefreghista del gruppo ed i suoi unici interessi sono il sesso ed il bere. Abbandonato dal padre, vive con la madre e suo marito tedesco, Ulrich, che lui odia profondamente. Irrispettoso verso tutti, soprattutto amici e parenti, finirà per campare solo grazie a furtarelli ed al sussidio di disoccupazione. Il suo soprannome, Gas, è dovuto al fatto che da giovane, mentre gli altri andavano a scuola, lui portava le bibite gasate con un camion per lavoro.

Andrew “Gally” Galloway

E’ il più sensibile e gentile del gruppo, nonchè il più sfortunato. Sin dall’adolescenza soffre di un intenso odio verso se stesso, che sfocerà in forme serie di depressione in età più avanzata che lo trasformeranno dal cuore e anima del gruppo all’essere quasi un peso da sopportare, che minerà seriamente alla solidità della loro amicizia.

Billy “Business” Birrell

Billy è il più irreprensibile e deciso del gruppo, pacato e silenzioso, crede in valori che per altri non hanno alcun senso, come il valore e la lealtà. Entrerà nel mondo del pugilato, arrivando tra i professionisti(da qui il soprannome “Business” Birrell).





Colla – Trama

5 04 2010

“1 Non picchiare mai una donna
2 Non piantare mai in asso i tuoi soci
3 Non fare mai il crumiro
4 Non sfondare mai un picchetto
5 Non fare mai la spia nè a un amico nè a un nemico
6 Non dire mai niente a loro (loro sarebbero la polìs, quelli del collocamento, assistenti sociali, giornalisti, funzionari comunali, censimento, eccetera)
7 Non far passare mai una settimana senza investire in un nuovo vinile
8 Da’ quando puoi, prendi solo quando devi
9 Se sei su di morale, o sei giù, ricorda che nessuna cosa bella o brutta dura in eterno, e oggi è l’inizio del resto della tua vita
10 L’amore regalalo, ma in quanto alla fiducia sii avaro”

Duncan Ewart

Colla è il più complesso e forse il più bel romanzo di Irvine Welsh. Editato nel 2001,  tratta la storia di quattro ragazzi, anche loro di Leith, nell’arco di ben quattro decenni(dagli anni 70 agli albori del XXI secolo).

Ma perchè il titolo Colla?
“Colla: sostanza dotata di forte potere adesivo ottenuta facendo bollire scarti animali”
La colla di questo romanzo, ovvero lo sostanza che unisce personaggi, anni e luoghi è l’amicizia indissolubile che lega i quattro personaggi, dall’adolescenza fino ai quarant’anni, dalle coree di Leith alle sbronze all’Oktoberfest, dalla gioia e dalla spensieratezza giovanile al dolore amaro di una perdita incolmabile.
In questo libro non esiste una vera è propria storia, esistono solo quattro punti di vista diversi, i quattro punti di vista dei protagonisti, che in ogni decennio raccontano qualcosa di diverso, come se ognuno volesse narrarci solo una parte della loro vita, quasi a dirci che se vogliamo saperne di più dobbiamo solo sperare che sia un altro personaggio a raccontarci meglio l’accaduto.





Trainspotting – Music Intro and Music Outro

5 04 2010

Eccovi le canzoni di inizio e fine film tratte dalla colonna sonora di Trainspotting

Iggy Pop – Lust For Life

Underworld – Born Slippy





Trainspotting – La Colonna Sonora

5 04 2010

Molti sottovalutano questo aspetto, ma la colonna sonora di un film aiuta la riuscita del lungometraggio quasi quanto un gran montaggio o un’ottima regia. Infatti le canzoni che compongono la colonna sonora di Trainspotting, quasi tutte di stampo britannico tranne alcune canzoni, ad esempio quelle di Iggy Pop, sembra scritte a tavoletta per il film, un’entità unica, non tante canzoni di indubbio successo aggiunte sotto alcune scene. Dal già citato Iggy Pop a Brian Eno, dai Blur agli Underworld, sembrano aver pensato le loro canzoni precisamente per la scena precisa dove sono state inserite. Dalla scena iniziale dove Renton e Spud scappano al ritmo di “Lust For Life” di Iggy Pop a quella finale dove Renton cambia completamente il suo atteggiamento verso la vita al ritmo di “Born Slippy” degli Underworld, dalla scena dove il protagonista, accompagnato dal brano classico “Habanera From Carmen” di Georges Bizet, compositore francese, si barrica in casa per tentare di chiudere nuovamente con la droga alla scena in cui viene riproposta la fuga iniziale rivissuta nella mente di Renton in una chiave molto più drammatica, questa volta orchestrata da “Sing” Dei Blur, tutto il film sembra essere in una sorta di completa sintonia armonica con tutti i suoni extradiegetici.





Trainspotting – Pillole Cinematografiche da Leith

26 03 2010

Ecco a voi alcune chicche tratte dal film di Trainspotting che forse vi aiuteranno a capire meglio di quale “ironia” e di quale autolesionismo stiamo parlando.

Sick Boy e la sua teoria della vita

Spud e l’anfetamina

Begbie e la sua “droga”

Scena Finale





Trainspotting – Il Film

26 03 2010

La trasposizione cinematografica di questo romanzo ha portato nell’olimpo dei grandi della cultura di fine XX secolo e dell’inizio del XXI secolo, oltre all’autore dell’opera, Irvine Welsh, il regista, Danny Boyle (Oscar 2009 con The Millionaire) e l’attore Ewan McGregor che interpreta il protagonista, Renton.
Una regia azzeccatissima quasi quanto la fotografia, tra scene di un colore quasi vivo e scene di un giallo surreale, quasi rigurgitante, che riesce a cogliere in pieno il senso del film, tra l’euforismo generale dei protagonisti e la forte critica ad una società autodistruttiva creata da loro stessi, se società si può chiamare.
L’interpretazione degli attori è quasi perfetta, tra tic nervosi e sguardi spenti nel vuoto, tra eccitazione e depressione, ogni attore è riuscito ad entrare a pieno nella parte, rendendo al meglio i personaggi descritti quasi magistralmente da Welsh in tutte le loro sfaccettature.
Tutto questo è valso al film il 10° posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo secondo il British Film Insitute.